Bio

Adriano Fida è nato a Reggio Calabria nel '78. Risiede e opera a Roma.

Formatosi all’Accademia delle Belle Arti di Reggio Calabria - in cui ha maturato la personale ricerca artistica nata attraverso lo studio dei grandi maestri del passato -, Fida ha affinato a Torino la sua cifra stilistica con la tecnica dell’affresco, sotto la guida del maestro Silvano Gilardi (Abacuc), e, dopo vari approfondimenti sulla materia, è stato giudicato e scelto per la realizzazione del nuovo affresco all’interno del MACAM di Maglione (TO).

Nelle sue opere emerge il fortissimo legame con la terra natìa e la sua cultura di derivazione ellenistica (Magna Grecia), mettendo al centro del processo creativo l'uomo e la sua storia in piena simbiosi con la natura e il divino. Dalla natura morta, allegoria della madre terra e dell'uomo legato al ciclo vitale del frutto, al ritratto, in cui l'autore racconta la storia delle icone del Novecento rivisitate in chiave moderna; fino al mito, la cui reinterpretazione è incentrata sull'elevazione dell'uomo comune rappresentato sulla tela con sembianze divine. Le tematiche descritte, lungo cui si snoda la produzione di Fida, presentano più di un denominatore comune, sia dal punto di vista allegorico, sia da quello tecnico. È qui che l’artista, forte di un invidiabile bagaglio culturale incentrato anche sull'arte dell'affresco, mette in pratica gli studi accademici che affondano le proprie radici nella pittura Fiamminga e Caravaggesca, sino ad arrivare all'arte moderna. Partendo dalla base classica, però, egli non si distacca dalla pittura moderna, approdandovi anzi grazie al forte rapporto che lo lega alla materia, mediante la quale racchiude, dal punto di vista iconografico, le anatomie presenti nella tela.

Nella critica di Luigi Tallarico la pittura di Fida viene così definita: “Non è la luce fisica e naturale, quella di cui parlano i fisici e nemmeno quella che ha tentato i mistici, bensì il principio ordinatore dell'arte, per cui l'"operazione di mano" di Fida si sposta dal vedere al sentire, nella consapevolezza che van Gogh avesse sentito dentro di sé "le foglie gialle cadere, senza vederle”.

 


 

Il Mito

Nel Mito di Adriano Fida c'è il ritorno alle origini, alla madre terra, al mondo greco, al tema classico. Di fresca sperimentazione, il ciclo pittorico torna sul ritratto, inserito all'interno di un contesto in cui i richiami alla mitologia e al fantastico sono fortissimi.
Fida divinizza l'uomo comune, lo eleva a Dio. Non ritrae le figure mitologiche dell'immaginario collettivo, ma attinge all'umana quotidianità. Partendo da una tecnica di derivazione Fiamminga e Caravaggesca, che si ripercuote meticolosamente in ogni passaggio del trattamento della tela, Fida non si distacca dalla pittura moderna, anzi vi giunge tramite la materia (come il bitume di Giudea), con cui mantiene un forte legame. Con la materia il pittore racchiude i soggetti presenti sulla tela, fino a sfociare nel campo dell'iconografia di derivazione bizantina.

Ha esposto a Roma alla Galleria l'Agostiniana di piazza del Popolo e al MACRO; a Napoli presso il Castello Maschio Angioino; a Firenze nel Palazzo Medici Riccardi, a Milano all'Affordable Art Fair. Da giugno a ottobre 2015 è stato selezionato da Vittorio Sgarbi per la mostra Expo Arte Italiana nell'ambito di Expo Milano 2015 vincendo il primo premio nella sezione pittura e nello stesso anno è stato ospite dell “Biennale Internazionale della Calabria”. Nel 2016 ha esposto presso Palazzo Flangini a Venezia con la mostra personale “Mythomorphosis

 

 


  

 

CONTRIBUTI CRITICI 

«Se il mondo che abitiamo ha ispirato l’arte di ogni epoca, Adriano Fida, dipingendo i suoi sogni, compie la sua poetica, e lo fa in modo nuovo. Le sue esplorazioni, rigorosamente calcolate e misurate, lo fanno avventurare nei luoghi - vicini e lontani - della memoria. Le sue pennellate sono delle vere e proprie performance di lunga durata in situazioni naturali, isolate e incantate, in cui egli interviene modificando precariamente l’assetto originario del supporto. Il disordine naturale viene da lui trasformato in ordine artificiale. E’ così che le linee, i tratti del suo disegno diventano immagini di apparente semplicità formale ma di straordinaria e complessa valenza simbolica».
Ferdiando Creta, critico d'arte.

«Le profonde radici classiche dell’artista sono alimentate e rivitalizzate dall’anelito di un vento lontano e proveniente dalle più lontane culture e civiltà passate giunte fino a noi; dando corpo cromatico a forme visive tanto reali e concrete sia pur nella loro essenza metafisica e surreale. L’Idea, è più reale della realtà stessa in quanto esprime con forza il principio di ogni sua proiezione nell’esistente. Sia quando dipinge “nature morte” o “ritratti”, la luce che illumina ed esalta la meraviglia delle sue opere, sembra originare da un tempo infinito e distante, ma sempre vibrante e sollecita a sublimarne pienamente tutta la loro essenza».
Wang Duanting, Professore della National Academy of Arts.

«La luce che irradia nei suoi dipinti esaltando il minimo dettaglio di corpi e cose tra loro, è bagliore che accende per un istante il nostro tempo alla ricerca lucida ed accurata dei suoi frammenti sopravvissuti. La pratica dell’Arte è nel principio recupero di un sapere che passa attraverso il “saper fare”, prima ancora del generare la minima azione estetica. La materia cromatica trattiene in sé il mistero del suo infinito potenziale espressivo. Prepara i colori nel pestello secondo la tradizione dei maestri del passato, unendosi idealmente ai suoi predecessori e al loro insegnamento».
Luca Misiano, critico d'arte.

«I suoi soggetti riecheggiano la Magna Grecia con i suoi miti e i suoi eroi, memoria intima delle sue origini, della sua natia Rosarno. Dalle pennellate affiora istintuale una reale potenza figurativa, che tra stereotipi della classicità e rinnovate sembianze di ritratti o soggetti scelti, in una complessità psicologica mai celata, prelude a una ricerca espressiva di marcato realismo».
Roberto Bilotti Ruggi D'Aragona.

 

 


 

Adriano Fida was born in Reggio Calabria on 1978. He lives and works in Rome.

Trained at Accademia delle Belle Arti in Reggio Calabria – in which he gained his personal artistic research born through the study of the greatest masters of the past -, Fida improved his style in Torino with the fresco tecnique, with the master Silvano Gilardi (Abacuc) and, after several detailed studies on the matter, he has been judged and chosen for the creation of the new fresco inside the MACAM in Maglione (TO).

In artist's paintings we can find the deep love for his native land and his culture of Hellenistic derivation (Magna Grecia), putting at the center of the creative process the man and his history in symbiosis with nature and divine.

From still life, allegory of earth mother and of man tied to fruit life cycle, to portrait, in which the author tells the story of Twentieth Century icons revisited in a modern key; until the myth, whose reinterpretation is based on raising the common man, represented on paintings with divine image. The illustrated themes, in which Fida's production is articulated, show more than one common denominator, both from an allegorical and technical point of view. Here the artist, with an enviable cultural knowledge based also on the art of fresco, practices his academic studies which have deep roots in Flemish and Caravaggio's painting,  until modern art. Though coming from a classical basis, he doesn't detach from modern painting, in which he arrives thanks to the deep connection to matter, throughout he includes, from an iconographical point of view, anatomies of nature.

In Luigi Tallarico's critique, Fida's painting is described in this way: “It's not physical and natural light, the one physicists talk about and not even the one which tempted mystics, but the organizing principle of art, so that Fida's “operation of hand” moves from seeing to feeling, knowing that van Gogh felt within himself “yellow leaves falling down, without seeing them”.

  


 

The Myth

In Adriano Fida's Myth there is return to beginnings, to earth mother, to greek world, to classical theme. Of fresh trial, the pictorial cycle returns to portrait, inside a context in which references to mythology and daydream are very strong. Fida deifies the common man, lifting him up to God. He doesn't portray mythological figures from common imaginary, but he draws fully from human daily life.  Coming from a  technique derivated by Flemings and Caravaggio, which meticulously affects every stage of painting treatment, Fida doesn't detach from modern painting,  he actually comes to it through the matter (as bitumen of Judea), which he keeps a deep connection with. With the matter the painter includes subjects on painting, erupting in the iconography of Byzantine derivation.

He exhibited at Galleria l'Agostiniana in Piazza del Popolo and at MACRO in Rome; at Castello Maschio Angioino in Napoli; at Palazzo Medici Riccardi in Firenze, at Affordable Art Fair in Milano. From June to October 2015 he was selected by Vittorio Sgarbi for the exhibition Expo Arte Italiana as part of Expo Milano 2015 and won the first prize in painting. In 2016 he exhibited at Flangini Palace in Venice with the solo exhibition "Mythomorphosis"

 



 

 

CRITICAL CONTRIBUTIONS

“If the world we live in inspired art of every age, painting his dreams Adriano Fida realizes his poetry and he does it in a new way. His rigorously calculate and measured explorations make him venture into places – near and far away – of memory. His brush strokes are authentic long-standing performances in natural, isolated and enchanted situations, in which he intervenes to alter precariously the original structure of support. He turns natural disorder into artificial order. This is how his painting lines become images with apparent formal simplicity but an extraordinary and complex symbolic value.”
Ferdinando Creta, art critic

 

“Artist’s deep classical roots are stoked and revitalized by the breath of a distant wind coming from the most distant cultures and past civilizations that came down to us; giving a chromatic body to visual shapes which are so real and concrete despite their metaphysical and surreal essence. The Idea is more real of reality itself because it expresses with force the principle of all its projections into existing. When he paints “still lives” or “portraits” the light, enlightening and intensifying the magnificence of his works, seems to have its origins in an infinite and distant but always vibrant time, and presses to exalt all their essence.”
Professor Wang Duanting (Professor at the National Academy of Arts)


“Enhancing every last detail of bodies and things among them, 
light radiating from his paintings is a glare turning on our time for a moment to look for a clear and accurate research of its survived  ragments. The practice of Art is firstly recovery of a knowledge that goes through “know how” even before generating the slightest aesthetic action. Chromatic matter holds in itself the mystery of its infinite expressive potential. He prepares colours in pestle in according to the tradition of masters of the past, being ideally united to his predecessors and their teaching.”
Luca Misiano, art critic


“His subjects recall Magna Graecia with its myths and its heroes, intimate memory of 
his origins, of his home Rosarno. From brushstrokes it emerges instinctually a real figurative force which, between lassical stereotypes and renovated appearances of portraits or chosen subjects, in a never concealed psychological complexity, is a sign of an expressive research of marked realism.”
Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona



 

2016 “Mytomorphosis”, a cura di Marco Dionisi, Palazzo Flangini, Venezia

2015 “Pyros”, a cura di Marco Dionisi, Galleria Monty & Company, Roma

2014 “Anatomie vegetali” a cura di Marco Dionisi, Banca Fideuram, Roma

“Expo Ge-Miti”, Lanificio Officina, Roma

2013 “Akoé” a cura di Ada Egidio, Chiesa del Rosario, Rosarno (RC)

“Exhibition of paintings” a cura di Mammalucco onlus e Ada Egidio, Villa Zerbi, Taurianova (RC)

“Evoluzione” a cura di Ada Egidio, Collezionando Gallery, Roma

2012 “Mutazioni” a cura di Ada Egidio e Gianmarco Volpi, Macro Testaccio, Roma

2010 “Formato A4” a cura di Ada Egidio e Gianmarco Volpi, Collezionando Gallery (Roma)

2009 “Pepe e marmellata” a cura di Ada Egidio e Gianmarco Volpi, Collezionando Gallery, Roma

“IN-DIPENDENZE, vedere è sentire” a cura di Ilenia De Leo, Galleria l’Agostiniana di Piazza del Popolo, Roma

“I mediocri” a cura di Gruppo COSE, Rialto Sant’Ambrogio, Roma

2008 Action Painting “Porco di Min, Civitavecchia 1943“ a cura di Gruppo COSE, Rialto Sant’Ambrogio, Roma

2006 “Imperturbabili realtà - pitture e frammenti”, Blue Dahlia Gallery art cafè, Marina di Gioiosa Jonica (RC)

 

COLLETTIVE

2015 “La ruota della memoria - Biennale Internazionale della Calabria” a cura di Sara Parlongo, Palazzo Faletti e Palazzo De Mojà, Siderno (RC)

“Expo Arte Italiana” a cura di Vittorio Sgarbi, Villa Bagatti Valsecchi, Varedo (MI)

2014 “Contemporanea” a cura della Cooperativa Giovani in Vita, Palazzo Medici Riccardi

“Disegnare il ‘700, tra Napoli e Parigi” a cura di Gerardo De Simone, Castello Maschio Angioino, Napoli

“Marker - come il gatto sul terrain” a cura di Clara Gallo, Terrain Vague Gallery e Ovo Officina Visuale Orizzontale, Cosenza

2013 “Affordable Art Fair” spazio Collezionando Gallery a cura di Ada Egidio e Gianmarco Volpi, Milano

2012 “Formenti, Licitra, Fida, Guiyome” a cura di Ada Egidio e Gianmarco Volpi, Collezionando Gallery, Roma

“American Dream” a cura di Ada Egidio e Gianmarco Volpi, Collezionando Gallery, Roma

“Essenza d’Arte” a cura di Francesco Dau e Marco Dionisi, Mercure Olbia Hermae Sardinia, Olbia

“I Acta Est” a cura Tiffany Cappellino, Torre Alemanna, Foggia

“Affordable Art Fair” spazio Collezionando Gallery a cura di Ada Egidio e Gianmarco Volpi, Milano

2011 “Gift Works”, Le Muse Giovani Gallery, Adelfia (BA)

“Art Collective” a cura di Marco Dionisi e Romano Cruciani, Baccina 66

“Uomo e Natura”, a cura di Marco Dionisi e Romano Cruciani, Baccina 66, Roma

“Cast Fest 2011” a cura di Rocco Castellano, Chiesa dell’Assunta, Castellaneta (TA)

“Mostra d’arte contemporanea URBAN ART”, a cura di Green Generation, Quantum Leap Gallery, Roma

“Mercanteinfiera di Parma. 30a Mostra Internazionale di Modernariato, antichità e collezionismo” spazio Collezionando Gallery a cura di Ada Egidio, Parma

“Artexpo Arezzo, esposizione di arte moderna e contemporanea”, spazio Collezionando Gallery a cura di Ada Egidio, Arezzo.

2010 “Mercanteinfiera Autunno Parma. 29a Mostra Internazionale di modernariato, antichità e collezionismo”

Spazio Collezionando Gallery a cura di Ada Egidio, Parma

“Premio città di Pizzo Diana Musolino. 50a edizione”, Pizzo (VV)

“figurAZIONI - MediTERRAneaMENTE-Arte” a cura di Cristian Schirripa, Locri (RC)

2009 “La donna nell’arte” a cura di Maria Macrì, Palazzo Nieddu del Rio, Locri (RC)

2007 “XIa Edizione GalaArte 2007”, Sala Consiliare del Comune di Montalto Uffugo (CS)

Premio Internazionale di Pittura Moderna e Contemporanea “Oltreandiamo”, Gerace (RC)

2005 “Pittura, arte e cultura”, Chiostro di San Francesco, Montalto Uffugo (CS)

Mostra collettiva, Museo Pietrarotta, Guardavalle (CZ)

Mostra collettiva, Galleria d’arte “Mario Rutelli”, Palermo

2004 “Contemporanea. Salone d’arte moderna e contemporanea. 8a edizione”, Forlì

“Mostra d’arte contemporanea Santagatiana. IIa edizione”, Sottopasso Palazzo San Giorgio, Reggio Calabria

2003 “Mostra d’arte contemporanea Santagatiana. Ia edizione”, San Salvatore (RC).

2000 “I Templari, alle soglie del terzo Millennio”, Salone di rappresentanza Comune di Messina

 

PREMI

2016 Finalista all’ International ARC Salon con l’opera “Sirena in Burlesque”

2015 “Expo Arte Italiana” a cura di Vittorio Sgarbi, Villa Valsecchi, Varedo (MI). Premio sezione pittura

2010 “Premio città di Pizzo Diana Musolino, 50a edizione”, Pizzo (VV)

2007 “XIa edizione GalaArte 2007”, Sala Consiliare del Comune di Montalto Uffugo (CS). Premio speciale “Forma e Colore” per l’opera artistica

Premio Internazionale di Pittura Moderna e Contemporanea “Oltreandiamo”, Gerace (RC)

2000 Selezione Nazionale per il laboratorio per l’affresco museo sui generis del MACAM, Museo d’Arte Contemporanea all’Aperto di Maglione, Torino. Selezionato per la realizzazione di un nuovo affresco

Premio Nazionale “I Templari, alle soglie del terzo Millennio”, Salone di rappresentanza Comune di Messina

1996 “Premio F.I.D.A.P.A. - Un manifesto per la Varia”, Palmi

Premio Regionale “Educazione alla Salute”, Catanzaro

 

OPERE IN COLLEZIONI PUBBLICHE ed ECCLESIASTICHE

Villa Bagatti Valsecchi, Varedo (MI). Olio su tela

MACAM, Museo d’Arte Contemporanea all’Aperto di Maglione, Torino. Affresco

Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria. Affresco

Chiesa Maria SS. Addolorata, Rosarno (RC). Pale d’altare

Chiesa di San Biagio, Scido (RC). Pala d’altare, cupola- pittura murale

Palazzo Contestabile, Taurianova (RC). Olio si tela, affresco